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Biblioteca del convento di San Vito in Vico Equense

PATRIMONIO:

La consistenza complessiva della collezione è di circa 11.000 volumi. Nel fondo antico, quasi del tutto catalogato, sono conservati un antico corale su San Francesco di Paola, 10 cinquecentine e oltre 100 seicentine.

Al 31.12.2023 nel Servizio Bibliotecario Nazionale, attraverso il polo CAM, sono stati catalogati 5.850 volumi e opuscoli.

Nel 2023 è stata avviata anche l’attività di Digitalizzazione dei testi più antichi con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana.

 

PRESENTAZIONE

La storia della Biblioteca dei Frati Minimi di Vico Equense si fa risalire al 1884. In quell’anno, superata la pagina buia della soppressione degli ordini religiosi avvenuta nel 1860, i Frati Minimi decisero di riunirsi in Capitolo Generale presso la Basilica romana di Sant’Andrea delle Fratte. Nel pensare al rilancio dell’Ordine ritennero fondamentale istituire un Noviziato Generale. La scelta ricadde sulla cittadina di Vico Equense e i Frati acquistarono l’ex convento e Chiesa dei Padri Celestini, che ne avevano preso il possesso nel 1603. La necessità di istruire religiosi e novizi, spinse i responsabili a fondare la Biblioteca conventuale che, nel corso degli ultimi secoli, è andata accrescendosi di materiale librario. Lo storico padre Alfredo Bellantonio attesta che la Biblioteca non era seconda ad alcuna all’interno dell’intero Ordine. La Biblioteca conserva cinquecentine e centinaia di testi del ‘600 e ‘700. La Biblioteca è anche la depositaria della memoria storia della processione delle “Pacchianelle”. Ideata nel 1909, ininterrottamente, da oltre un secolo, mette in scena, con circa 300 figuranti, la rappresentazione della festa dell’Epifania. Le contadine accompagnano i Re magi lungo le strade della cittadina portando nei cesti i prodotti della terra e del mare da donare a Gesù Bambino.